martedì 12 maggio 2009

identità personale sociale autopercepita

L’identità personale vista nella sua unicità e continuità fa riferimento al sé alla propria storia e agli aspetti significativi del proprio ambito con cui si è in relazione di riconoscimento reciproco ma che si distingue dalle altre anche se può condividere valori e modelli di riferimento sociali.

Identità sociale è caratterizzata dalla consapevolezza che la propria identità soggettiva esiste in relazione agli altri e con l’appartenenza ad un gruppo sociale strutturato con cui si interagisce attraverso gesti e linguaggi modificandosi e modificando continuamente tutto l’ambiente sociale.

Identità autopercepita è caratterizzata dalla capacità di interiorizzarsi di divenire oggetto a se stesso nel processo circolare ego/alter, pone a tema l’esperienza di un sé in mediazione con gli altri, utile per un corretto equilibrio personale.

2 commenti:

  1. Interessante. E cosa ne pensi delle identità multiple che una persona può assumere su Web?

    ---prof. Petrucco

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  2. Professore la ringrazio dell o stimolo e provo a rispondere. Il fatto che le relazioni fra individui, come pure la loro appartenenza a comunità o a identità
    collettive, non sono più regolate soltanto dalle vicinanze spaziali; il fatto che essere vicini (o lontani) non dà più alcuna garanzia di esserlo anche culturalmente, emotivamente, progettualmente.
    Questi processi fanno sì che il singolo individuo spesso faccia parte di comunità quanto mai differenti, e che
    assuma su di sé identità ( appunto) quanto mai differenti. Il mondo oggi non si sta de-spazializzando, ma piuttosto si sta
    avvolgendo in una molteplicità di spazi comunicativi, in cui il simbolico, il geografico, lo storico, il soggettivo
    formano nodi quasi inestricabili. Questi spazi variano quanto ad ampiezza, natura, scopi, obiettivi, durata, e talvolta sono contrastanti e conflittuali. Allorché l'individuo affronta il problema di abitare insieme questi molteplici spazi, scopre in lui stesso identità quanto mai diversificate e stratificate, e deve mediare fra le tensioni e i conflitti che fra di esse intercorrono. In questo modo, un problema formativo di importanza essenziale è aiutare l’individuo a integrare e a connettere identità di tipo spaziale (l’appartenenza a uno stato, a una regione, a un continente, a una città) e identità di tipo non spaziale, identità puramente individuali e identità collettive, identità antiche e identità nuove. Certo, la sfida alle correnti forme di convivenza è molto forte: le attuali idee di “cittadinanza” e di “nazionalità” sono ancora basate su di un mondo che dava per scontato la prevalenza di identità di tipo spaziale.
    Tuttavia è solo assumendo fino in fondo la sfida delle identità multiple chela scuola può creare un contesto creativo adatto ai cambiamenti in corso.Paolo

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